Stadio "Angelo Massimino"

Lo Stadio "Angelo Massimino" di Catania, detto anche Stadio Cibali dal nome del quartiere catanese nel quale è collocato, è lo stadio polisportivo che ospita le partite casalinghe del Calcio Catania. Dal 2002 è dedicato ad Angelo Massimino, il presidente che guidò i rossazzurri a più riprese tra il 1969 e il 1996. È stato anche lo stadio della Jolly Componibili Catania, la squadra dicalcio femminile che ha vinto lo scudetto 1978.


Fu costruito nel 1935 e inaugurato il 27 novembre del 1937 in occasione della partita di Serie C tra ACF Catania e il Foggia, che si concluse 1-0 per i padroni di casa. Battezzato Cibali, nel 1941 fu dedicato a Italo Balbo, salvo poi riassumere il primo nome alla caduta del fascismo.

Sin dal 1960, dopo la seconda promozione in Serie A, la dirigenza del Catania inizia ad avanzare l'ipotesi di lasciare l'impianto per costruire un nuovo stadio in località Pantano d'Arci. L'accusa principale rivolta al Cibali era (ed è tuttora) che la pista d'atletica impediva la visione della partita.
Il 4 giugno 1961 lo stadio è stato teatro dell'espressione divenuta celebre "Clamoroso al Cibali", quando il commentatore Sandro Ciotti parlò così a proposito della vittoria del Catania sull'Inter di Helenio Herrera.
Sulla rivista il Catania calcio del febbraio 2002 vennero addirittura elencati 20 buoni motivi per cui lo stadio fosse inadeguato. In ogni caso, sono state realizzate decine di progetti, ma ancora non è stata posta neanche la prima pietra del nuovo stadio. Nel2007 la piazza Spedini antistante lo stadio, dalla quale si accede alla Curva Nord ed alla Tribuna A coperta, è stata teatro degliscontri che hanno portato alla morte dell'ispettore Filippo Raciti.
Ristrutturato nel 1991 e poi nel 1997, ha ospitato due partite della Nazionale (nel 1998 contro la Slovacchia e nel 2002 contro gliStati Uniti), alcune gare di vari sport, la manifestazione di chiusura delle Universiadi estive del 1997 e le gare principali dei Giochi Mondiali Militari nel 2003. È dotato di pista d'atletica a 8 corsie, di un campo di allenamento (il Cibalino), un campo di pallavolo (ilPalaSpedini, dove giocarono sia la Paoletti che l'Alidea, che hanno vinto rispettivamente lo scudetto maschile e femminile di pallavolo), un campo esterno di pallacanestro (il PalaSpedini esterno) e vari uffici.
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Capienza La capienza dello stadio sembrerebbe alquanto incerta. Dopo l'ultima ristrutturazione, con l'aggiunta del settore ospiti e il rifacimento della Curva Sud, si sono perse molte zone utili. Neglianni sessanta, in Serie A, si arrivava ai 35.000 tifosi sugli spalti.
Oggi ci sono diverse versioni sulla capienza. La prima, sostenuta dal sito ufficiale del Catania, arriva a contare 30.000 posti a sedere e 40.000 complessivi; il Centro Nazionale di Informazione sulle Manifestazioni Sportive (CNIMS) indica invece come capienza 20.266[4], mentre laLega riporta 21.530.
Parlando di dati concreti, tra il 2000 e il 2006 il numero massimo di paganti (compresi gli abbonati) si è raggiunto il 14 settembre 2002(Catania-Genoa 3-2) con circa 23.200 persone; il 28 maggio 2006 (Catania-AlbinoLeffe 2-1) si è raggiunto il tutto esaurito con appena 21.327 spettatori paganti anche se sugli spalti ve ne erano molti di più grazie anche al par-terre molto capiente della Tribuna B e delle curve (nord e sud) che insieme alla Tribuna A compongono i settori dello stadio.
Lo stadio Cibali, sito nell' omonimo quartiere catanese, venne inaugurato il 28 novembre del 1937 quando il Catania sconfisse il Foggia per 1 a 0 con gol di Pulzoni. Gli spettatori rimasero positivamente stupiti dal nuovo stadio, struttura notevole considerati i tempi. Lo stadio dapprima  doveva comprendere solo una tribuna centrale e una tribuna frontale e la curva nord costituita solo di un anello inferiore. Il progetto fu dell’architetto Raffaele Leone per conto della ditta di proprietà dell’ingegnere Antonio Ferro su un' area di 53.000 mq. Resterà poi incompiuto a causa dell'ingresso italiano nel secondo conflitto mondiale nel giugno del '40. Dal 20 Giugno 2002 lo stadio di Catania è intestato al compianto presidente Angelo Massimino, scomparso quattro anni prima in un incidente automobilistico sull’autostrada per Palermo mentre andava a sollecitare contributi pubblici per risollevare le sorti del calcio a Catania. Nonostante la stima e l’affetto per Massimino, per molti tifosi, catanesi e non, il terreno di gioco degli etnei rimane maggiormente conosciuto come Cibali, forse anche per via della celebre espressione  "clamoroso al Cibali" usata dal radiocronista Sandro Ciotti nel commentare la sconfitta dell' Inter ad opera dei rossazzurri per 2 a 0 il 4 giugno del 1961. Proprio per la sconfitta a Catania, l' Inter perse lo scudetto. L’impianto aveva una capienza al tempo di circa 20.000 posti e fu realizzato su progetto dall’architettoRaffaele Leone per conto della ditta di proprietà dell’ingegnere Antonio Ferro su una vasta area di 53.000 mq. La struttura, interamente realizzata in ferro e legno, presentava originariamente soltanto due tribune contrapposte, disposte lungo i bordi lunghi del terreno di gioco che, privo di erba, misurava 110 metri x 70 come prevedevano gli standard internazionali di allora ed era orientato in modo che il sole non infastidisse mai i giocatori. Venne realizzata anche una pista di atletica lunga 450 metri e diverse strutture per altre discipline, tra cui un campo da pallacanestro ed uno da tennis. Grazie a Gianni Naso, allora presidente provinciale del CONI ed unico sopravvissuto tra i fondatori del Catania, il Cibali venne ristrutturato nel 1950, ma solo nel 1982, con la squadra prossima al ritorno in serie A, venne realizzata la Curva Sud e fu coperta la Tribuna A. I nuovi lavori che seguirono nel 1991 e, in occasione delle Universiadi di atletica leggera, nel 1997 definirono ulteriormente la conformazione degli spalti che oggi si presentano suddivisi nei quattro settori (due di curva, due di tribuna) che formano i due anelli della struttura ovale dello stadio Massimino, capiente complessivamente 21.000 posti. La tribuna A, interamente coperta, è stata dotata di seggiolini di colore rosso e azzurro che richiamano i colori della città e della squadra, possiede sedici postazioni radio ed una sala stampa moderna e funzionale per ospitare gli addetti ai lavori, oltre che alcune palestre ed altri servizi ricavati all’interno. Sul fronte opposto, la vecchia tribuna B è stata completamente ricostruita e dotata di un ascensore per favorire l'accesso ai portatori di handicap. In curva Nord, sul lato vicino alla tribuna B, è stata ricavata una sorta di gabbia destinata ad ospitare le tifoserie avversarie che affrontano l’ostica trasferta di Catania. La curva Sud, riservata alla caldissima tifoseria di casa non è stata ristrutturata di recente, ma può contare sulla suggestiva veduta frontale dell’ Etna. Lo stadio Cibali, che ha ospitato per la prima volta una gara della nazionale italiana soltanto nel 1998 (il 28 gennaio, contro la Slovacchia, superata per 3 a 0 in amichevole con diversi debuttanti in azzurro), sorge in una zona centrale della città e, quando il Catania gioca in casa, l’intera zona limitrofa viene chiusa al traffico con il vecchio parcheggio utilizzato come punto di ritrovo della tifoseria, tra bar, chioschi, bancarelle e punti di ristoro improvvisati. Nell' estate del 2007, dopo i tragici fatti del2 febbraio dove perse la vita l 'ispettore di Polizia Filippo Raciti, a causa della violenza di alcuni delinquenti catanesi nel derby contro il Palermo, e il conseguente decreto Amato, che obbligava i comuni e le società ad adeguare gli stadi, allo stadio vennero potenziati i sistemi di video-sorveglianza, applicati i tornelli anti-scavalcamento a lettura ottica dei biglietti, create delle zone di pre-filtraggio. Per renderlo più comodo vennero installati i seggiolini in tribuna B. Dalla stagione 2008-09 ci fu un ulteriore miglioramento dell' impianto, installando il tanto agognato tabellone luminoso proprio dietro la curva nord e la colorazione delle due curve con i colori della bandiera italiana, come la tribuna B, in modo da dividere i settori in tre parti.


Come arrivare allo stadio:
In auto: Dall’autostrada A18 Messina-Catania, usciti al casello di S. Gregorio girate subito a destra per “Catania Centro“. Proseguite fino all’uscita per “Catania Ovest”.Vi ritroverete sulla circonvallazione che percorrerete fino all’ incrocio con via San Nullo, scendete a sinistra, proseguite poi per via Casagrandi, girate a sinistra in via Cibele e arrivate a Piazza Bonadies. Scendete a destra per via Cantone e arriverete allo stadio di Piazza Spedini. Dall’autostrada A19 Palermo-Catania seguite la segnaletica per la Tangenziale ovest e uscite allo svincolo “Misterbianco - Catania circonvallazione“. Lasciatevi alle spalle la zona commerciale di Misterbianco ed immettetevi sulla circonvallazione. Girate a sinistra all’incrocio con via San Nullo, scendete a destra, proseguite poi per via Casagrandi, girate a sinistra in via Cibele e arrivate a Piazza Bonadies. Scendete a destra per via Cantone e arriverete allo stadio di Piazza Spedini.
In treno: Scendete alla fermata “Catania centrale“. Prendete la metropolitana e scendete alla stazione “Borgo“.A piedi arrivate in via Etnea, scendete fino a Piazza Cavour, girate a destra per via San Nicolò al Borgo, proseguite dritto per via Cesare Beccaria fino al semaforo. Svoltate a destra e arriverete allo stadio dal lato di via Cifali.
In autobus: Da piazza Giovanni XXIII (Stazione centrale FS), esiste la linea diretta “Stazione Centrale - Stadio” ed è il citybus “4-7″ il capolinea è esattamente davanti all’uscita della stazione. La frequenza è di 10 minuti. I biglietti si possono acquistare presso l’edicola all’interno della stazione e l’arrivo sarà a Piazza Spedini, davanti lo stadio.
In aereo: Voli diretti ogni giorno da tutte le maggiori città europee per l’aeroporto Fontanarossa di Catania. Da li proseguite in autobus, con la linea 457 fino alla stazione centrale, oppure in taxi fino a piazza Spedini.


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